Torre Caracciolo
Torre Caracciolo
A cura di Roberta Zannella
Il maniero nasce a Marano nel XV secolo per volere del sovrano Ferrante I D’Aragona, re di Napoli dal 1459 al 1494. Costruito come dimora-fortezza in realtà pare non sia mai stato coinvolto in eventi bellici. Alla caduta del regime aragonese e con l’avvento del vicereame spagnolo (1504), Torre Caracciolo divenne proprietà della famiglia Ricca, baroni di Ampollosa.
Dopo una lunga e travagliata successione nel settecento il castello passò alla famiglia Capace Piscicelli che si occupò di un rimaneggiamento senza però intaccare la struttura originaria.
Dal 1860 al 1935 il luogo rimase abbandonato fin quando il conte Ambrogino Caracciolo di Torchiarolo, dal quale deriva l’attuale denominazione, ne venne in possesso.
Nell’ultimo periodo bellico in Italia, il luogo fu utilizzato dalle truppe tedesche come punto d’avvistamento per un eventuale sbarco degli Alleati sul litorale domizio.
Il complesso di oltre 2400 mq si estende attorno ad un cortile rettangolare ed è composto da una torre di tre livelli costituente il mastio, due corpi di fabbrica ed una cappella gentilizia.
Il materiale da costruzione utilizzato è in gran parte il classico tufo giallo recuperato per lo più in loco più altri materiali provenienti dai vicini Campi Flegrei.